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GIUSEPPE VELASCO

 

Giuseppe Velasco nacque a Palermo nel 1750 da genitori spagnoli, Fabiano Ugo de Generalife e Anna Rodriguez.

Fin da giovanissimo appassionato di pittura, a 15 anni mutò il suo cognome in onore del pittore spagnolo Diego Velázquez, secondo alcuni per l’esistenza di una lontana parentela.
I pittori Gaetano Mercurio e Giuseppe Tresca  furono i suoi principali maestri ma nelle sue opere appaiono ben evidenti le influenze raffaelliane.

Giuseppe Velasco dipinto da Giuseppe Patania

Dal 1795 ebbe inizio una collaborazione intensa e prolifica con l’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia con il quale collaborò alla decorazione del palazzo Costantino, della Villa Belmonte all’Acquasanta e di Palazzo Geraci.
Tra le maggiori opere di Giuseppe Velasco si ricordano le decorazioni del palazzo Belmonte Riso, della villa Valguarnera a Bagheria, della chiesa di S. Antonio di Padova, dell’Orto Botanico, della Casina Cinese nel Parco della Favorita, della grande sala del Parlamento al Palazzo Reale,  della Chiesa di Montevergini e della Casina Reale di Ficuzza.

Lavorò alla realizzazione di tele in tutta la Sicilia dalla quale sembra non si sia mai allontanato.

Fondò l’Accademia del Nudo presso la Regia Università a Palermo e la diresse fino alla sua morte, che avvenne a Palermo nel 1827.
Una sua opera, la “Gloria di Santa Chiara”, si trova a Lentini nella chiesa della SS trinità e San Marziano.

Giuseppe Velasco (Palermo, 16 dicembre 1750 – Palermo, 7 febbraio 1827) è stato un pittore italiano.
Giuseppe Velasco o Giuseppe Velázquez (correnti le varianti Velásquez o Velasquez o Velásques o Velasques) è in Sicilia e in Italia uno dei più importanti rappresentanti del neoclassicismo del tardo XVIII e inizio XIX secolo. Figlio di genitori spagnoli Fabiano Ugo de Generalife e Anna Rodriguez, all’età di 15 anni decide di cambiare il suo cognome in omaggio al grande pittore spagnolo Diego Velázquez. Sacerdote francescano scopre la passione per la pittura e nel 1770 sposa Marianna Puleo. Nel 1798 incontra Vincenzo Riolo concedendone in sposa la figlia Anna. Per lungo tempo lavora con l’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia insieme al quale esegue diversi lavori: Palazzo Costantino di Palermo e la Palazzina Cinese nel Parco della Favorita di Palermo.
Nel periodo 1785 – 1790 collabora con l’architetto Léon Dufourny per la scuola del Giardino Botanico Reale di Palermo dove manifesta la sua piena maturità artistica.
Sotto il regno dei Borboni in Sicilia negli anni 1798 – 1802 e 1806 – 1815 trae i favori della sua origine spagnola.
Ottiene i consensi del Vice Cancelliere Caramanico il quale assegna assieme al Marvuglia, varie commissioni della corte borbonica. Nel 1805 è nominato direttore di artistico presso la Regia Università di Palermo.

Allievo dei pittori Gaetano Mercurio e Giuseppe Tresca, insegnante di Valerio Villareale, si dedica in particolare alle rappresentazioni mitiche e religiose eseguite con la tecnica a olio e prodotto numerosi ritratti personaggi per lo più borbonici.

Velasco – Crocifissione – Siracusae.


Tecniche abituali: il bianco e nero, la pittura a fresco, imitando lo stile di Raffaello dal quale trae fonte di ispirazione. Ha avuto grande interesse per il pittore Pietro Novelli, del quale ha restaurato molte opere e sviluppato le sue abilità di osservatore e copiatore.
Le sue opere principali si trovano a Palermo, in Sicilia, territorio che non ha mai abbandonato durante tutto il suo operato.
È sepolto nella Cripta dei Cappuccini a Palermo.

Opere
Affreschi
• 1767, Ciclo, affreschi eseguiti come discepolo di Giuseppe Tresca nella realizzazione delle volte della navata centrale: La Regina Ester al cospetto di Re Aussero, Giuditta, Assunzione della Madonna al Cielo. Quattro quadri, due del Nuovo Testamento lato cornu evangelii e due del Vecchio Testamento lato cornu epistolae del duomo della Vergine Santissima Del Soccorso di Castellammare del Golfo.
• 1776, Ciclo, affreschi con scene della vita del conquistatore di Costantinopoli, opere realizzate nel Palazzo Costantino di Palermo.
• 1776, Storie di Mosè e Storie di Sant’Antonio di Padova, affreschi raffiguranti gli episodi della Vergine che offre il Bambino a Sant’Antonio, Il piede riattaccato, La predica ai pesci, La risurrezione del morto, Sant’Antonio e i mendicanti, opere presenti nelle volte delle cappelle della chiesa di Sant’Antonino di Padova di Palermo.
• 1792 – 1796, Ciclo, affreschi del Gymnasium dell’Orto botanico di Palermo.
• 1798, Ciclo di Santi, raffigurazioni di San Pietro, San Matteo, San Paolo e Sant’Andrea, affreschi realizzati nella chiesa di San Matteo al Cassaro di Palermo.
• 1799, Apoteosi di Ercole e delle sue gesta, ciclo di affreschi realizzati nelle volte e sulle pareti del Salone di Ercole del Palazzo Reale di Palermo.[1]
• 1805, Ciclo, affreschi mitologici realizzati nella Palazzina Cinese nel Parco della Favorita di Palermo.
• ?, Psiche condotta nell’Olimpo da Mercurio e tele con Storie di Amore e Psiche, opere presenti nel Palazzo Ganci di Palermo.
• ?, Decorazioni monocromatiche, raffigurazioni di Storie di Santa Chiara, affreschi presenti nella chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti di Palermo.
• ?, Decorazioni sovra porta, affreschi realizzati nel Palazzo Trabucco della Torretta di Palermo.
Dipinti ad olio
• 1772 – 1775, Ciclo, San Benedetto che abbatte gli idoli, Estasi di Santa Scolastica e Presentazione al tempio, dipinti su tela, opere commissionate per la chiesa di San Biagio di Nicosia.

Santa Rosalia – Palermo

• 1775, San Benedetto, dipinto su tela, opera custodita nella chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo di Palermo.[2]
• 1787, Miracolo di San Vincenzo Ferreri, dipinto su tela, opera custodita nella chiesa di San Domenico di Palermo.[3]
• ?, Ritratto di Santa Rosalia, dipinto su tela, opera custodita nella Cappella di Santa Rosalia, transetto della Cattedrale di Palermo.
• 1797c., Arcangelo Raffaele, dipinto su tela, opera custodita nella cappella eponima della basilica di San Francesco d’Assisi di Palermo.[4]
• 1799, Il Sogno di Guglielmo il Buono, dipinto su tela, opera documentata sulla scala del monastero dell’Ordine benedettinodi Monreale.
• 1801, Assunzione di Maria, dipinto su tela, opera custodita nella Cattedrale di Palermo.
• 1803, Santa Cristina incoronata da Cristo, dipinto su tela, opera custodita nella Cappella di Santa Cristina della Cattedrale di Palermo.
• 1808, Presentazione a San Benedetto, dipinto raffigurante San Benedetto, San Placido e San Mauro, opera custodita nella chiesa di San Salvatore di Noto.
• 1808, Adorazione dei Magi, dipinto su tela, commissione per la chiesa di San Salvatore di Noto.
1809, Annunciazione, Assunzione, Incoronazione della Vergine, ciclo mariano di tele, opere custodite nella basilica minore di Santa Maria Assunta di Randazzo.
1812 – 1816, Martirio di Sant’Andrea, Martirio dei Santi Filippo e Giacomo, Sacra Famiglia, ciclo di tele, opere custodite nella basilica minore di Santa Maria Assunta di Randazzo.
• XVIII secolo, Consegna delle chiavi a San Pietro, dipinto su tela, opera conservata nel duomo della Natività di Maria di Castelbuono.
• XVIII secolo, Miniature, decorazioni di portantina settecentesca, opera custodita nella sacrestia del duomo della Natività di Mariadi Castelbuono.
• XVIII secolo, Deposizione, dipinto su tela, opera conservata nel duomo della Natività di Maria di Castelbuono.
• XVIII secolo, Opera, dipinto su tela, opera conservata nella chiesa di Santa Rosalia di Corleone.
• XVIII secolo, San Benedetto, dipinto su tela raffigurante il fondatore dell’Ordine benedettino nell’atto di ricevere la veste, accompagnato dai discepoli, opera custodita nella chiesa di San Giorgio in Kemonia di Palermo.[5]
• XVIII secolo, Resurrezione di Nostro Signore e Adultera, dipinti su tela, opere custodite nella cattedrale di San Nicolò di Nicosia.
• XVIII secolo, Noli me tangere, olio su tela, opera custodita nella chiesa di Santa Lucia di Mistretta.
• 1793, San Paolo cura gli infermi, San Paolo cura il padre di Publio, dipinti su tela, opere custodite nel corodella chiesa di San Paolo Naufrago di La Valletta, Malta.
• Appartengono allo stesso ciclo e commissione del vescovo Vincenzo Labini: Maria Vergine della Provvidenza 1804, Maria Vergine della Carità con San Giuseppe, San Gaetano, Sant’Agata, Gloria di San Filippo raffigurato con le anime del Purgatorio.
Ritratti
Velasco dipinge i ritratti di Giuseppe Ventimiglia, Monsignor Antonio Ciafaglione, Ferdinando III, Ignazio Marabitti e della famiglia Airoldi Marchesi di Santa Colomba d’origine lombarda.

 

Opere di Giuseppe Velasco esposte nella Basilica di Santa Maria – Randazzo

 

Velasco martirio di Sant’Andrea – Basilica di Santa Maria – Randazzo

Velasco (o Velasques). Assunzione di Maria. Basilica Santa Maria Randazzo 1809. Il quadro è stato restaurato nel 1887 dal prof. Pizzillo da Palermo.

 

Velasco (o Velasques). Incoronazione di Maria vergine. Basilica di Santa Maria – Randazzo (1809). Il quadro nel 1887  viene restaurato dal prof. Pizzillo da Palermo.

Velasco. Sacra Famiglia. Chiesa di Santa Maria – Randazzo (1823)

 

Velasco (o Velasques).- Annunciazione – Basilica Santa Maria Randazzo sec. XIX

Velasco ( o Velasques). Martirio dei Santi Filippo e Giacomo. Basilica Santa Maria Randazzo sec. XIX

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