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GIUSEPPE BONAVENTURA

Giuseppe Bonaventura nasce a Randazzo il 5 ottobre 1919 .
Si presenta per la prima volta alle elezioni comunali del 1960 nella lista della Democrazia Cristiana e  viene eletto Consigliere Comunale.  
  Il 14 dicembre 1960 viene eletto Sindaco. Ovviamente non era facile conciliare la sua attività di sindacalista a Catania con la carica di Sindaco. Il 26 agosto del 1961 si dimette da Sindaco e da Consigliere Comunale per candidarsi al Consiglio Provinciale di Catania  dove eletto viene nominato assessore allo Sviluppo Economico.
Muore Il 17 dicembre del 1964  a Torino dove si era recato nel tentativo estremo di poter guarire da un male incurabile.
La sua salma sarà composta nella Sala Consiliare . 

Settant’anni di Cisl, anche a Catania ricordato l’anniversario

La Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori fu fondata da Giulio Pastore, a Roma, il 30 aprile 1950

Oggi, anche la Cisl di Catania ha ricordato i primi 70 anni della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, nel momento storico più drammatico della storia recente, con la pandemia in corso, e in una città già provata dalle vicissitudini legate alla crisi finanziaria comunale.
La Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori fu fondata da Giulio Pastore, a Roma, il 30 aprile 1950. L’Assemblea generale che portò alla costituzione del nuovo sindacato si tenne al Teatro Adriano di Roma e vi parteciparono i delegati della LCgil, della Fil e della Ufail. 

«Celebriamo un anniversario in un momento difficile – sottolinea Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese – dove gli effetti della grave emergenza sanitaria stanno avendo pesanti ricadute sul piano economico e sociale. Lo avvertiamo particolarmente a Catania, e nella sua area metropolitana, dove la vita di tanti lavoratori e di tante famiglie è stata già segnata dalla lunga stagione di crisi attraversata dal 2008 e dal dissesto del Comune capoluogo».

Secondo il numero uno della Cisl etnea «anche oggi, come 70 anni fa, la Cisl, è chiamata a svolgere un ruolo importante nel movimento sindacale e indicare la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali: nel 1950 con Pastore, nella ricostruzione del Dopoguerra; oggi, guidata da Annamaria Furlan, nella ricostruzione dopo l’emergenza sanitaria». 

«Per fare ciò – conclude Attanasio – dobbiamo ripartire dagli stessi valori morali e culturali del cattolicesimo sociale che rappresentano una parte importante delle nostre radici ideali e culturali. Si devono mettere al primo posto i diritti della persona, la dignità e la sicurezza del lavoro, l’inclusione sociale, la lotta alla povertà, per tornare a guardare al futuro con coraggio e fiducia».

A Catania, la Cisl ebbe tra i fondatori Vito Scalia, Peppino Bonaventura e Giuseppe D’Amico. Scalia guidò il sindacato etneo dal 1950 al 1961; fu segretario generale nazionale aggiunto negli anni Settanta. Nel 1962, gli succedette Bonaventura, protagonista a Randazzo delle lotte dei braccianti, al quale è dedicata la sede della Cisl catanese di via Vincenzo Giuffrida 160.

 

 

 
 
INTITOLATA A PEPPINO BONAVENTURA LA SEDE DELLA CISL

INTITOLATA A PEPPINO BONAVENTURA LA SEDE DELLA CISL

Cerimonia con Annamaria Furlan e il sindaco Enzo Bianco

Catania, 18 dicembre 2017 – È stato intitolato a Giuseppe “Peppino” Bonaventura (1919-1964), sindacalista Cisl di Randazzo, il palazzo sede della Cisl di Catania, al 160 di via Vincenzo Giuffrida.
La cerimonia di inaugurazione si è tenuta alla presenza di Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl nazionale che ha svelato la targa posta all’ingresso dello stabile, e di Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea.
Vi hanno partecipato anche Enzo Bianco, sindaco di Catania e della Città metropolitana, dirigenti della Cisl regionali e delle altre province siciliane, una rappresentanza catanese di Cgil, Uil e Ugl.
La figura di Bonaventura è stata ricordata dalla figlia Alfina: il padre iniziò la sua attività sindacale nel 1943, durante la guerra, nel territorio di Randazzo, allora chiamata la “Cassino di Sicilia”, per i bombardamenti subiti; già all’età 24 anni rappresentava i disagi e l’oppressione dei contadini del luogo patiti per mano del nobilato prima e dei proprietari terrieri dopo. Peppino Bonaventura divenne segretario provinciale della FISBA, la federazione cislina dei braccianti agricoli, per la quale girava campi e latifondi in sella alla sua Moto Guzzi, con i giornali e le deleghe sotto braccio.
Fu delegato al primo congresso della Cisl, tenuto a Napoli l’11 novembre del 1951. A Catania, fu tra i fondatori della Cisl, assieme a Vito Scalia e a Giuseppe D’Amico; dell’Unione sindacale catanese fu componente di segreteria e poi segretario generale dal 1961 al 1964. Bonaventura morì prematuramente all’età di 45 anni.
«Questa è la casa dei lavoratori, dei dirigenti, degli iscritti e degli operatori della Cisl di Catania – ha affermato Attanasio – ed è grazie al loro impegno e ai loro sacrifici, e al sostegno dei vertici regionali e nazionali che finalmente abbiamo potuto realizzare il sogno di una sede tutta nostra.
Da qui continueremo a puntare a nuovi obiettivi e a rappresentare e dare voce ai lavoratori, ai pensionati e ai più deboli».
«Ogni sede sindacale – ha sottolineato Annamaria Furlan – è un baluardo di democrazia e partecipazione in tutto il Paese, contro le avversità di ogni giorno.
La sede della Cisl di Catania è un atto di generosità e un investimento per il futuro delle donne e degli uomini, dei lavoratori e degli iscritti della nostra organizzazione».

Nella foto, da sin. Maurizio Attanasio, Annamaria Furlan, Enzo Bianco. nel riquadro, in b/n Peppino Bonaventura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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